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VIGNALI ANNA MARIA

NOTE SULL’AUTORE  

Anna Maria Vignali è nata e vive a Rassina, nel Casentino, in Provincia di Arezzo. Laureata in Filosofia alla facoltà di Lettere e filosofia di Firenze. Nel 2004 esordisce con “Lo Specchio mi mostra i denti”; nel 2005 pubblica “Salta Baruffo” e nel 2007 “Didone”.

Nel 2013 con il libro “Il Tappeto –  Una storia di sguardi colorati di rosa” si aggiudica il premio letterario “Donnetra ricordi e futuro 2013” 1^ Edizione sezione “Narrativa,Romanzo”

Nel 2015 partecipa con il romanzo inedito “IL PARADISO TE LO DEVI GUADAGNARE” al Premio Internazionale “Cinque Terre – Golfo deiPoeti” e si aggiudica il terzo premio..

La premiazione avviene aPorto Venere (La Spezia) il 18 ottobre 2015.

Il 5 dicembre 2015 riceve il FIORINO D’ARGENTO XXXIII PREMIO FIRENZE SEZIONE E RACCONTO INEDITO con l’opera “IL CALORE DELLA NEVE”. 

BIBLIOGRAFIA:

1) Lo specchio mi mostra i denti: “Lo specchio mi mostra i denti”: una frase ripetuta e scritta dalla maestra alla lavagna per i suoi alunni; unafrase ripetuta ai figli, negli anni dello studio; una frase apparentemente forte e aggressiva, eppure sempre così vera, proprio quella frase che accompagna una donna nel corso della sua vita, alla ricerca del proprio volto, della propria storia. Da quando, bambina, si sforzava di sorprendere le fate, all’incanto delle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo, all’insostituibile rapporto con i genitori, fino ad arrivare al primo amore, alla maternità, a una indimenticabile sera da Miss: una donna che si racconta attraverso flash, frammenti intensi ed efficaci di personaggi, esistenze e favole che si alternano e si intrecciano in una coinvolgente spontanea altalena.

2) Salta Baruffo (2^ edizione) adottato come testo scolastico: “La storia narra di un piccolo paese del Casentino durante gli anni terribili della guerra e dell’animo semplice e generoso dei suoi abitanti che non hanno paura di dividere il poco che possiedono con un bambino ebreo dalla testa piena di riccioli biondi, trovato la notte di Natale davanti alla chiesa. Proprio grazie all’aiuto di tutti il piccolo Salta Baruffo ritroverà  suo padre, diventerà  grande, si farà  una famiglia, avrà  momenti felici e momenti dolorosi … E la collana, che la mamma gli ha messo al collo prima di abbandonarlo per salvarlo dai campi di sterminio, lo accompagnerà  per tutta la vita: un bagliore rosso che sarà  il faro capace di guidarlo e di fargli trovare il senso della sua esistenza.”

Salta Baruffo

3 ) Didone: “La Regina, il Kenya, i guerrieri Masai, i leoni, il sandalo, Majito, l’uomo col grande cappello, il motorino con i girasoli, i cartelloni pubblicitari, Paolo, Liliana, Sara … tutti protagonisti di una storia complessa e intrigante. Il mistero di una scomparsa, il mistero di un sandalo nero con un’ala di aereo in fiamme; al centro l’uomo, onnipotente, che esercita il proprio potere sulla natura. E’ un romanzo giallo, un romanzo di avventura, d’amore …, è il sogno di Didone …” 

 4) Sacripante ti voglio bene «Questa storia vuole avere il sapore delle cose conosciute nel corso della nostra vita e nell’attimo incui si parlerà  di personaggi, di luoghi e di eventi brillerà di luce propria perché ci condurrà  là dove, con il pensiero, torniamo ogni volta che riassaporiamo qualcosa che ci ha fatto sorprendere.» 

5) Via delle Rose n. 5
Da una donna per le donne 
«Bella, Dina, Laila, Agnese e Rossana. Cinque donne, cinque storie, ma lo scenario è molto più ampio e sembra aprirsi dinanzi al lettore come un ventaglio, grazie alle diverse ambientazioni e alla moltitudine dei particolari.
L’universo femminile è messo alla prova dalle sue stesse emozioni. Queste cinque donne possono essere molte di più e forse, davvero, ritrovarsi o immedesimarsi in qualcuna di loro non sarà  difficile». Così si augura l’Autrice ed è per questo che: «Affido dunque queste storie alle Donne, a quelle di tutti i giorni, a quelle della porta accanto, a quelle che non si vogliono dimenticare».

6) Le mani di Kalì

«C’è qualcosa di Kalì che mi piace, mi attrae in modo particolare: sono quelle sue mani che si muovono, gesticolano nell’aria e mi fanno sentire come un bambino curioso.

A volte vorrei toccarle anch’io, per sentire se davvero trasmettono calore, ma poi ci ripenso e preferisco solo immaginare ciò che vorrei trovarci perché forse rimarrei troppo male se le sentissi come tutte le altre.

Kali è nei miei pensieri, è come se esistesse e credo che questa sia la sensazione più bella di quando, scrivendo, si cerca di plasmare qualcosa.

 Non so se attraverso queste righe la potrete conoscere, ma lei di sicuronon vi lascerà  scappare se la osserverete da vicino, quando vi passerà accanto, perché le sue mani a quel punto sono già  nel vostro pensiero, nella vostra immaginazione, sono le mani di Kalì.»

Una storia fantastica dedicata a chi lo è o vuol tornare a sentirsi unragazzo.

7) Il Tappeto – una storia di sguardi colorati di rosa

8) Il Paradiso te lo devi guadagnare